Albero del pesco, com’è fatta la pianta

L’albero del pesco: una guida dettagliata sulla pianta, sulle fasi di crescita della pianta e sulle fasi di crescita durante l’anno.

L’albero del pesco è una pianta arborea caratterizzata da un’ampia chioma.

Quando è innestato su un portainnesto abbastanza vigoroso, può avere una produzione abbondante per 18-20 anni o anche più.

È bene pero tenere presente che essa di solito inizia dopo 3-4 anni dall’impianto.

Quando è innestato su portinnesti moderni poco vigorosi, il periodo produttivo è anticipato a 2-3 anni dopo l’impianto, ma ha una durata inferiore, che oscilla dai 12 ai 14-15 anni.

I Frutti

La pianta di pesco può produrre frutti per un periodo di tempo di 18-20 anni.

Le parti utilizzate sono i frutti, che hanno dimensioni e colore leggermente diversi a seconda della varietà: di solito sono rossi, con sfumature gialle nelle differenti tonalità.

La polpa ha un sapore dolce; qualche volta è gialla e abbastanza soda, altre volte è bianca e meno consistente.

Nelle varietà destinate al consumo diretto la polpa aderisce bene al nocciolo e si stacca da questo con difficoltà.

Quando si taglia il frutto a metà e diverse porzioni di polpa rimangono attaccate al nocciolo vuol dire che le pesche sono di buona qualità.

Le pesche che vengono inscatolate con l’aggiunta di sciroppo si chiamano percoche; il loro nocciolo si stacca perfettamente dalla polpa.

Per questa caratteristica prendono il nome di spiccagnole.

I frutti hanno forma golosa con superficie regolare e sono divisi in 2 parti da un solco più o meno profondo.

Il picciolo è piuttosto corto; di solito durante la raccolta si spezza nel punto in cui è collegato al frutto e rimane attaccato al ramo.

Talvolta, sul lato opposto al picciolo c’è un’escrescenza, chiamata ambone, che non è presente nei frutti di migliore qualità.

All’interno del frutto, nella parte centrale, è racchiuso il seme, di colore bruno scuro, piuttosto grande.

Ha forma ovale e consistenza legnosa; la sua superficie non è liscia, ma è segnata da numerose piccole incisioni.

Il fusto

I rami fruttiferi devono essere periodicamente rinnovati per mezzo della potatura.

L’albero del pesco ha un unico fusto, che può essere alto da 1/2 m a più di 2 m; esso sorregge la chioma.

Questa è piuttosto ampia ed è formata da rami di diversa grandezza che prendono vari nomi.

Le branche primarie: sono unite direttamente al tronco e sono piuttosto grandi. Possono essere 3 o 6, a seconda della forma di allevamento.

Le branche secondarie: si sviluppano da quelle primarie e, insieme a queste, costituiscono lo scheletro permanente della chioma: devono essere potate soltanto nei primi anni, quando si tratta di dare la forma definitiva alla pianta.

I rami fruttiferi: sono collegati alle branche secondarie oppure direttamente a quelle primarie.

Su questi rami si sviluppano i fiori e i frutti; una volta che hanno fruttificato, è bene rinnovare periodicamente effettuando una potatura ordinaria.

Le radici

Le radici sono piuttosto grandi.

Quando i peschi sono innestati su portinnesti tradizionali, che sono molto vigorosi, si spingono fino a 1 m di profondità e anche oltre.

Se invece sono innestati su moderni portinnesti a media e bassa vigoria, chiamati nanizzanti, rimangono più in superficie, estendendosi fino a circa 50-70 cm di profondità.

I Fiori

I fiori hanno 5 petali di colore rosa e possono essere singoli oppure raggruppati.

La fioritura è scalare e avviene a marzo, prima della produzione di foglie.

Le foglie

Esse hanno forma ovale allungata, con il margine più o meno seghettato a seconda della varietà; la pagina superiore è verde, quella inferiore è grigia.
Sono provviste di un picciolo che ha la lunghezza di metà foglia.

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Come riconoscere i rami fruttiferi del pesco

L’albero del pesco produce frutti su diversi tipi di rami, che hanno dimensioni e caratteristiche differenti.

Illustriamo qui di seguito i 3 principali.

Il dardo a pezzetto, chiamato anche dardo fiorifero, è molto corto e sottile.

All’apice presenta una gemma a legno, che produce solo foglie, e intorno all’asse una corona di gemme a fiore dalle quali si sviluppano i fiori e in seguito i frutti.

Questo ramo cresce molto poco ogni anno e continua a emettere nuove gemme a fiore. Il suo ciclo produttivo dura circa 20-25 anni.

Il brindillo ha un ciclo produttivo di 1 solo anno: è un ramo esile e flessibile, di lunghezza compresa tra i 15 e i 40 cm; nella parte superiore presenta una gemma a legno che all’inizio produce solo foglie e nel corso degli anni successivi anche rami.

Lungo l’asse spunta un certo numero di gemme a fiore.

Nella porzione basale, cioè quella più vicina al tronco, compaiono soprattutto gemme a legno, che inizialmente producono soltanto foglie.

Il ramo misto ha un ciclo produttivo di 1 solo anno: ha però un maggiore spessore ed è lungo 20-40 cm; all’apice presenta una gemma a legno, che produce solo foglie e germogli, e lungo l’asse un certo numero di gemme a fiore e altre gemme a legno.

Le gemme che si trovano lungo l’asse del ramo misto sono di solito a coppie o a gruppi di 3.

Nel primo caso una gemma a legno è affiancata da una gemma a fiore, nel secondo la gemma a legno è ai lati vi sono 2 gemme a fiore.


La crescita

L’albero del pesco, come tutte le piante da frutto, ha una crescita piuttosto lenta, che si può suddividere nelle 4 epoche che qui elenchiamo.

Fase improduttiva

Per circa 3 anni dopo l’impianto si sviluppano solo gli organi vegetativi: foglie, fusti, radici.

Fase produttiva crescente

Una volta iniziata la produzione, nel corso del quarto o quinto anno dopo l’impianto, essa aumenta fino a raggiungere il massimo livello quando la pianta ha circa 9-10 anni di vita.

Fase produttiva costante

Successivamente la produzione è stabile per un lungo periodo, fino a 16-18 anni.

Fase produttiva decrescente

Dopo circa 16-18 anni dall’impianto, la produzione inizia a diminuire.

Questa riduzione è più o meno rapida a seconda della varietà.

In ogni caso, dopo circa 2-3 anni dall’avvio di questa fase si consiglia di estirpare le piante, effettuando il cosiddetto espianto, perché i tempi delle lavorazioni diventano troppo lunghi e i costi troppo alti rispetto alla produzione che si ottiene.

Il momento opportuno per effettuare l’espianto va valutato caso per caso, in base soprattutto alla varietà e alle condizioni di salute delle piante.

La temperatura ottimale per la crescita è compresa tra i 18 e i 22 °C, la massima tollerata è di 29-30 °C.

Il pesco fiorisce nel mese di marzo.

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Le fasi di crescita durante l’anno

È molto importante conoscere le diverse fasi di crescita dell’albero del pesco durante l’anno per eseguire puntualmente le lavorazioni necessarie.

Ve le sintetizziamo.

Lo stadio di gemma ferma: all’inizio di Marzo la pianta è ancora in uno stadio di riposo.

Lo stadio dei bottoni rosa: di solito si verifica verso la metà di Marzo, dopo che le gemme a fiore hanno iniziato a rigonfiarsi, e corrisponde all’inizio della fioritura.

La piena fioritura: consiste nell’apertura delle corolle.

La caduta dei petali: si verifica verso la fine di Marzo o, al massimo, all’inizio di Aprile e coincide con il germogliamento, cioè con l’emissione delle prime foglioline.

L’allegagione: è il primo stadio di sviluppo dei piccoli frutti e coincide con la caduta dei fiori che non sono stati fecondati.

Queste fasi hanno una durata complessiva di 25-40 giorni, a seconda della varietà, e sono seguite da un lungo periodo di accrescimento dei frutti, che termina quando questi sono ormai maturi e pronti per la raccolta.


Da ricordare


Quando si utilizzano i moderni portinnesti nanizzanti, il ciclo produttivo del pescheto si abbrevia e tutte le fasi vengono anticipate.

La fase improduttiva dura solo 2-3 anni.

La fase di produttività crescente inizia dopo 2-3 anni dall’impianto e termina dopo 6-7 anni.

La fase di produttività costante può durare da 6-7 anni a 13-14 anni ed è seguita da un calo della produzione.

Nel complesso, le piante innestate sui moderni portinnesti nanizzanti hanno una durata produttiva massima di 15-16 anni e un ciclo di coltivazione più breve rispetto a quelle innestate su portinnesti tradizionali.


Primo piano

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