La vite quando inizia a produrre? La fase improduttiva della vite ha inizio dopo l’impianto e dura 3-4 anni.
La vite ha una crescita piuttosto lenta.
Il ciclo di sviluppo delle piante innestate su portinnesti vigorosi può essere riassunto nelle 4 fasi che elenchiamo qui di seguito.
Fase improduttiva
La fase improduttiva ha inizio dopo l’impianto e dura 3-4 anni.
In questo periodo si sviluppano soltanto gli organi vegetativi: foglie, fusti, radici.
Fase di produttività crescente
La produzione, iniziata al quarto o quinto anno dopo l’impianto, aumenta fino a raggiungere i massimi livelli quando la pianta ha circa 10-12 anni di vita.
Fase di produttività costante
La fase di produttività costante può durare anche 22-25 anni.
Fase di produttività decrescente
La fase di produttività decrescente ha inizio 22-25 anni dopo l’impianto.
La riduzione della produzione avviene con ritmi diversi a seconda della varietà.
In ogni caso, dopo circa 2-3 anni dall’avvio di questa fase conviene estirpare le piante, effettuando il cosiddetto espianto.
Infatti, i tempi e i costi delle lavorazioni diventano troppo elevati rispetto alla produzione che si riesce a ottenere.
Il momento in cui praticare l’espianto va stabilito di volta in volta in base alla varietà e alle condizioni di salute delle piante.
La temperatura ottimale per la crescita è di 16-20 °C, la massima tollerata è di 29-30 °C.
Le fasi di crescita durante l’anno
È molto importante conoscere le diverse fasi di crescita che la vite attraversa nel corso dell’anno, perché molte lavorazioni vanno eseguite in concomitanza con determinati stadi di sviluppo elencati qui di seguito.
Il pianto
Coincide con l’emissione di alcune gocce di liquido dai rami in conseguenza delle ferite provocate dalla potatura invernale.
Questo fenomeno, che si verifica 15-20 giorni prima del germogliamento, indica che l’apparato radicale è entrato in piena attività.
Il germogliamento
Inizia quando la temperatura dell’aria si assesta sui 7-12 °C.
Ciò si verifica verso la fine del mese di Marzo nell’Italia meridionale, all’inizio di Aprile nelle regioni centrali e verso la metà di Aprile nell’Italia settentrionale.
L’accrescimento dei germogli
L’accrescimento dei germogli è influenzato soprattutto dalla temperatura ambientale.
In una prima fase la crescita è lenta; acquista ritmi più veloci in Maggio-Giugno, in corrispondenza della fioritura.
Verso la fine di Luglio rallenta per poi bloccarsi definitivamente.
La fioritura
Si verifica nella prima metà del mese di Maggio nell’Italia meridionale, verso la fine di Maggio nell’Italia centrale ed all’inizio di Giugno nell’Italia settentrionale.
Essa è scalare.
L’allegazione
È il primo stadio di sviluppo degli acini e coincide con la caduta dei fiori che sono stati fecondati.
Segue il periodo di accrescimento degli acini, che ha una lunga durata.
L’invasatura
L’invasatura o viraggio avviene nel mese di Agosto e definisce il cambiamento di colore: le uve bianche passano da una colorazione verde a una giallo-verdognola o giallo-dorata e le uve rosse diventano di un colore rosso scuro tendente al viola.
La maturazione
La maturazione degli acini si verifica quando la polpa diventa più dolce e assume l’aroma caratteristico della varietà.
L’ingrossamento
L’ingrossamento dei tralci è determinato dall’accumulo di amido all’interno degli stessi e dal fatto che significano.
In questo modo la pianta può resistere, senza subire danni, al gelo dell’Inverno.
L’amido assicura, inoltre, l’energia necessaria perché si sviluppino i germogli nel corso della primavera successiva.
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